mercoledì 22 ottobre 2008

Esercitazione 1 _ SISTEMA AGGREGATIVO AULE - SERVIZI IN UNA SCUOLA ELEMENTARE _ data consegna: giovedì 30 novembre 08

In 2 A3 esporre, a tecnica libera (schizzo, acquerello, computer,…), un sistema aggregativo aule – servizi di una scuola elementare.
Lo studente dovrà considerare il sistema normativo – legislativo vigente.
Al fine di ragionare su nuove soluzioni spaziali ponderate con le necessità funzionali della tipologia edilizia contestualizzata ai tempi attuali, si chiede ad ogni studente di fare alcune considerazioni critiche riguardo la normativa.

Tema progettuale: Il parco delle scuole di Casier _ Layout funzionale

1 - Scuola materna, da realizzare su un unico livello :
· n.180 alunni;
· n.8 aule per attività ordinate (mq.60,00);
· n.1 aula per attività psicomotorie; · dormitorio;
· servizi igienici; · aula docenti; · infermeria;
· spazio comune di mq.300; · n.2 aule per alunni disabili;
· n.1 aula per collaboratori scolastici.

2 - Scuola elementare,:
· n.360 alunni;
· n.20 aule (mq.60,00);
· n.1 laboratorio linguistico;
· n.1 laboratorio informatico (mq.45,00);
· aula docenti;
· servizi igienici;
· n.4 aule per alunni disabili.

3 - Scuola media secondaria:
· n.300 alunni;
· n.12 aule (mq.60,00);
· n.6 aule per alunni disabili;
· n.1 aula per educazione musicale (mq.120,00);
· biblioteca;
· archivio (mq.70,00);
· segreteria (mq.100,00);
· n.1 laboratorio di informatica;
· n.1 laboratorio linguistico;
· n.1 laboratorio scientifico;
· n.1 laboratorio di ceramica;
· economato;
· ufficio del preside;
· aula docenti;
· infermeria con sala d’attesa;
· servizi igienici;
· deposito;
· aula magna o auditorium per 150 persone;
· locali accessori.

4 - Scuola Superiore (Istituto Agrario)
· n.12 aule (mq.60,00); Aule di 24 allievi e 1 insegnante. Altezza = 3.00 m. in luce. Tavolo di lavoro per 2 studenti = 130 x 65 cm. Cattedra = 130 x 65 cm. Si deve tener conto delle necessità di oscuramento per proiezione tramite video-beamer. Superficie lorda di luce naturale deve essere al minimo il 20% della superficie dell'aula.
. n.5 Aule speciali : - Aula informatica (mq 80) Aule di 24 allievi e 1 insegnante Altezza = 3.00 m. in luce Banchi attrezzati per 2 studenti = 160 x 80 cm. Da evitare la luce diretta sui posti di lavoro. Superficie lorda di luce naturale deve essere al minimo il 20% della superficie dell'aula. Armadio tecnico di distribuzione CSI, dim. ca. cm. 60/60/50 - Laboratorio (mq 80) Aule di 24 allievi e 1 insegnante Altezza = 3.00 m. in luce. - Falegnameria (mq 80) Falegnameria, officina e attività pratiche (locale polivalente) Possibilità d'accesso diretto dall'esterno (carico e scarico). Spazi utilizzabili anche al di fuori degli orari scolastici (corsi per adulti).
. Officina didattica (mq 50) Caratteristiche analoghe a locale falegnameria
. Attività pratiche (mq 100) Caratteristiche analoghe a locale falegnameria
. Aula docenti (mq 40) Altezza = 2.50 - 3.00 m. in luce. - n. 2 Locale di stampa (mq 8) Locale destinato ad accogliere le stampanti, fotocopiatrici, materiale cartaceo ecc. Uno per piano.
. Infermeria (mq 12)
. Servizi igienici (docenti, allievi)
.Deposito materiale e attrezzi pulizia (mq 20)
. Locali tecnici e depositi:
. Magazzino (mq 100) Collegamento diretto alla falegnameria (locale polivalente) Accessibile con automezzi
. Archivio (mq 40)
. Vani tecnici
. Locale riscaldamento, ventilazione e sanitario (mq 40)
. Locale tecnico principale (mq 10)
. Locale tecnico secondario (mq 10)
. Locale elettrico (mq 10)

5 - Servizi:
. Palestra ( mq.800); spogliatoi con relativi servizi igienici e docce; deposito attrezzi; la palestra dovrà essere divisibile in due zone in modo da poter essere utilizzata contemporaneamente dalla scuola media e da quella elementare dovrà essere previsto un accesso dall’esterno indipendente da quello a servizio della scuola per facilitarne l’uso da parte della comunità locale anche al di fuori dell’ orario scolastico.
. mensa con cucina e dispensa;
. Biblioteca
. Parcheggi differenziati in base al tipo di utenza (auto private/autobus);
. Appartamento per il custode;
. Aree di gioco all’aperto.


Link per il dowload dei file:

normative scuole:
http://rapidshare.com/files/156578385/Edilizia_scolastica_normative.doc.html

elaborati richiesti composizione:
http://rapidshare.com/files/156579365/Elaborati_richiesti_composizione.doc.html

scuole_programma funzionale:
http://rapidshare.com/files/156579650/Scuole_Lay_out.doc.html

AREA PROGETTO
Casier img:
http://rapidshare.com/files/158472096/Casier_IMG.rar.html

oppure:
http://hosted.filefront.com/nimanier/

Casier pat:
http://rapidshare.com/files/158469834/Casier_PAT.rar.html
oppure:
http://hosted.filefront.com/nimanier/

Casier ctr:
http://rapidshare.com/files/156588671/ctr.rar.html

Elaborati richiesti per l'esame (3 tavole, formato A0 orizzontale):

TAV.1 Strategie
- planivolumetrico scala 1/2000 - planimetria generale dell'area e profili, con illustrazione delle proposte di connessione con le funzioni e gli spazi pubblici limitrofi (collegamenti urbani, mobilità, accessibilità, parcheggi) in scala 1:500;

TAV.2/3 Soluzioni
- piante dei livelli principali, con indicazione delle funzioni, delle superfici e di tutte le informazioni necessarie ad una descrizione accurata del progetto in scala 1:200;
- prospettive, assonometrie, foto di modelli, simulazioni o qualsiasi altra rappresentazione idonea a illustrare le scelte progettuali, in scala e tecnica libera;
- schemi di organizzazione degli spazi e dei percorsi - disegni dei dettagli costruttivi utili alla comprensione degli elementi architettonici, dei materiali utilizzati, delle tecnologie costruttive e impiantistiche adottate, in scala e tecnica libera. La composizione delle tavole è liberamente formulata dallo studente. Plastico scala 1/200 dell’edificio sviluppato dal singolo studente.

Propongo che gli studenti lavorino in gruppi di massimo tre persone le quali, insieme, possono sviluppare la parte di lavoro che riguarda l’impianto (sostanzialmente i contenuti della tavola 1 ) e successivamente, insieme al gruppo docente scelgano di sviluppare individualmente il lavoro su un edificio (i contenuti relativi alle tavole 2 e 3).

Relazione
- Descrizione del lavoro in 5 cartelle A4.

giovedì 2 ottobre 2008

Il programma

clasARCH - Indirizzo sostenibilità - LABORATORIO INTEGRATO cattedra A -
Anno Accademico 2008/2009
Anno di corso: 2°
Composizione architettonica prof. Mauro Frate
obiettivi

Il progetto d’architettura oggi deve risultare ineluttabilmente conforme alla sostenibilità delle trasformazioni territoriali, deve relazionarsi ad una nuova figura mentale emergente dalla riflessione sulla ri-configurazione della città esistente: la città adatta. Una figura capace non solo di descrivere ed interpretare le trasformazioni a cui è stato sottoposto l’ambiente nell’epoca post-industriale, ma soprattutto di rappresentare lo sfondo fondamentale per l’interazione delle piccole e rapsodiche trasformazioni del territorio che oggi ci sono consentite. L’obiettivo del laboratorio è creare un’attitudine progettuale che, rifuggendo gli atteggiamenti formalistici devianti e inattuali, focalizzi il pensiero su una necessaria semplificazione morfologica ed insediativa come matrice e condizione intrinseca della modifica sostenibile dell’esistente; alla complessità funzionale si cercherà di rispondere con la ricerca della semplicità concettuale e morfologica proprio come presupposto per una architettura sostenibile; l’esperienza di Laboratorio cercherà di evidenziare come le implicazioni alla grande scala (territoriale e urbana) e l’attenzione ai più piccoli dettagli architettonici e tecnologici entrano in gioco insieme contribuendo alla definizione di un’architettura urbana che si possa definire sostenibile in quanto si costituisce come frammento del miglioramento complessivo dello spazio dell’uomo minimizzando i costi ambientali e ripristinando ed incrementando le potenzialità e le risorse di ogni luogo e dell’ambiente in cui si colloca.

collocazione nel progetto formativo

La terza esperienza di Laboratorio integrato nella Laurea Specialistica si pone l’obiettivo didattico di consolidare l’acquisizione degli strumenti specifici della progettazione sostenibile attraverso un’esperienza complessa che, integrando le precedenti esperienze sul tema della residenza e dell’intervento nel tessuto antico, si colloca, nel percorso formativo, come primo momento di confronto con il governo di processi complessi a scala architettonica ed urbana. Lo studente sarà invitato a ricondurre le tematiche specifiche a riflessioni più generali sul futuro sostenibile della città; una serie di comunicazioni durante il corso costituiranno l’occasione di confrontarsi sia con realtà territoriali a noi vicine sia con situazioni urbane emblematiche della contemporaneità dove sono in corso grandi processi di trasformazione urbana. Lo studente avrà occasione di confrontarsi sia con diverse fasi e diverse discipline e competenze che con diversi interlocutori che coinvolgono il progetto. L’esperienza, anche se semplificata, sarà quella del governo di processi complessi, in cui non solo i materiali compositi della città esistente, ma anche le regolamentazioni urbanistiche ed edilizie, le discipline tecnologiche, le strategie impiantistiche, gli aspetti economici, rientrano nel processo di formazione dell’idea progettuale e delle sue molteplici espressioni.

Contenuti

Oggi è indispensabile aggiornare il nostro bagaglio conoscitivo per adeguarlo a nuove emergenze ed esigenze per una strategia di disegno urbano adattativo. La sfida è quella di sondare in che misura il paradigma della sostenibilità e l’attenzione ai cambiamenti climatici influiscano sulle dinamiche di progettazione delle strutture urbane. Il laboratorio cercherà di riflettere su metodi e strumenti per affrontare l’ideazione di una attrezzatura urbana come materiale della città. Gli studenti hanno in questo modo occasione di sondare la complessità dell’approccio al progetto di scala urbana; impostando soluzioni progettuali capaci di interagire con il contesto di riferimento, stabilendo nuove relazioni e nuove gerarchie, nuove fruizioni e nuove abitudini. Immettere il dato climatico ambientale nelle considerazioni di lettura di un contesto, e porre le strategie di intervento progettuale architettonico all’interno di un più vasto panorama legato al risparmio delle risorse e del contenimento degli sprechi, naturali, fisici ed umani, porta a definire un nuovo sistema di riferimento che potrà portare, a sua volta, a differenti soluzioni progettuali e diversi risultati formali. Ciò forse rende legittimo affacciarsi ad immaginari nuovi che riescano a generare ipotesi insediative alternative, nuove conformazioni architettoniche ed urbane. In particolare il laboratorio proporrà l’ideazione di un pezzo di architettura complesso, un polo scolastico da interpretare quale frammento di città. La qualità dell’abitare gli spazi della scuola non ha avuto sinora nel nostro paese l’attenzione che la questione merita. Solo negli ultimi due anni è ravvisabile una frenetica attività intorno ala questione che trova riscontro concreto nel cospicuo numero di concorsi o gare per l’affido dei servizi di progettazione per edifici di nuova realizzazione sparsi in tutto il territorio nazionale.
Il gruppo docente propone alcune considerazioni generali che gli studenti sono invitati a collocare sullo di sfondo dei loro progetti:
- un punto di riferimento è rappresentato dalla Strategia di Lisbona (Unione Europea, 2000), che propone di trasformare entro il 2010 la società europea nella società basata sul sapere più competitiva e dinamica al mondo, capace di realizzare una crescita economica sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, di conseguenza le forze guida dello sviluppo sono sapere e creatività
- il sapere va considerato principale forza guida della città, la cui morfologia futura sarà plasmata sulla forma dell’articolazione fisica dei processi creativi
- le politiche di realizzazione di edilizia scolastica sono necessariamente ispirate al contingentamento temporale dei finanziamenti e ciò accentua gli aspetti di giustapposizione piuttosto che di integrazione fra le parti;
- gli attuali plessi/distretti scolastici occupano con densità edilizia bassissima e in maniera spesso non razionale grandi aree cintate, presidiate da edifici progettati e costruiti senza un disegno unitario, per addizioni successive, e senza che la prossimità fra le parti consenta economie di scala sfruttando la possibilità di realizzare attrezzature accentrate ed “esternalizzabili” (sistema bibliotecario, sistema di auditori, sistema per l’educazione sportiva, sistema per la refezione, sistema per l’educazione musicale, linguistica, informatica….. )
- non vengono prese in considerazione nella pianificazione scolastica i problemi dell’istruzione permanente
- non vengono presi in considerazione le urgenza dell’accoglienza e dell’integrazione che riguardano anche la formazione scolastica
- non vengono prese in considerazione le questione della formazione a distanza.
Il laboratorio così impostato vuole fare ricerca sugli assetti fisico morfologici del sapere e per verificare o falsificare le ipotesi che informano l’attuale impianto normativo, per esprimere, attraverso il progetto, un giudizio sul ruolo che nuove configurazioni dei recinti del sapere possono giocare nei processi adattativi della città.

modalità d’esame

Gli studenti, divisi in gruppi di lavoro max 2 persone, illustreranno alla commissione il progetto sviluppato durante il corso mostrando il grado di apprendimento delle singole discipline e la maturità conseguita nella “sintesi” delle suddette in un progetto di architettura sostenibile.
La presentazione degli elaborati d’esame verrà organizzata in modo da poter illustrare adeguatamente il risultato finale del lavoro progettuale complessivo, e verrà integrata da elaborati specifici (tavole, relazioni, calcoli) riferiti alle specifiche discipline.
L’esame oltre che essere la conclusione dell’esperienza didattica individuale sarà anche un momento di sintesi del Laboratorio e quindi di discussione del risultato complessivo sul tema dato; la presentazione assumerà quindi anche un valore collettivo come “mostra” del lavoro di insieme e quindi assumerà il valore di “materiale” di documentazione della ricerca condotta sia individualmente che collettivamente.
Tutti gli studenti sono invitati a partecipare attivamente a questo “risultato” collettivo del Laboratorio.

Bibliografia essenziale di riferimento

1. Bibliografia generale del Laboratorio

G. Longhi, Linee Guida per una progettazione sostenibile, Officina Edizioni, Roma 2003 R.Rogers, Città per un piccolo pianeta, Kappa edizioni, Roma 2000
Strategie di architettura per la sostenibilità 2005, DVD Brescia Expo-Fiera di Brescia/IUAV febbraio 2005
Armando Sapori, L’Università nei secoli: dal fervore dei goliardi alla involuzione del trecento e del quattrocento, in: Studi di storia economica, Sansoni, Firenze, 1955
Federico Casalegno, An interview with William j. Mitchell on new space for learning, education and creativity, MIT, Cambridge, Fall 2003
Manuel Castells, Educare nella società dell’informazione, da: Le città delle reti, Marsilio, Venezia, 2004
Sergey P. Kapitza, The Age of Ignorance. Science, Education and Information in a Changing World, The Club of Rome, Helsinki, 2004
Ricardo Díez Hochleitner, Beyond ignorance: the challenge of informed humanity. Learning for the future, The Club of Rome, Helsinki, 2004
Seda Babür, The challenge of knowledge management in global perspective, The Club of Rome, Helsinki, 2004